Siamo felici e orgogliose di annunciarvi che Art Stories ha vinto la Europeana Challenge 2016: progetto europeo di open data e innovazione culturale.
Trasformiamo il mondo con la cultura!
Questo il motto di Europeana, fondazione olandese nata nel 2011, voluta dall’Unione Europea per raccogliere e sistematizzare – sulla base dell’immenso patrimonio artistico e culturale europeo – un database condiviso e aperto a tutti.
Chiunque può entrare nel sito per cercare materiale per le proprie ricerche, ispirazione per i propri lavori e studi, o anche solo per divertimento. È una biblioteca virtuale accessibile a tutti.
Migliaia di musei, gallerie e archivi stanno digitalizzando le loro collezioni, creando copie virtuali dei materiali che custodiscono. Una volta che queste collezioni sono messe online e rese pubbliche, Europeana lavora perché tutti possano trovarle e utilizzarle. Contribuiscono al database europeo istituzioni prestigiose come il Rijksmuseum di Amsterdam, il Louvre o la British Library fino ad archivi regionali e piccoli musei locali sparsi per l’Europa. La raccolta conta milioni di oggetti, dalle immagini ad alta risoluzione di quadri e dipinti, a documenti, testi, video, libri e film per esplorare un patrimonio comune dalla preistoria ai giorni d’oggi.
Alla base del progetto c’è l’idea che gli open data applicati al campo artistico e culturale possano promuovere il cambiamento, stimolare nuove idee, incoraggiare l’innovazione e il progresso.
Proprio in quest’ottica, a Febbraio 2016, Europeana ha lanciato la prima di una serie di challenges per promuovere idee e progetti capaci di riutilizzare i dati disponibili sul portale in modo innovativo. Su 50 progetti ne sono stati preselezionati 7, e dopo una lunga e approfondita intervista su obiettivi, team, idea e modello di business, ne sono stati scelti 3 tra cui Art Stories!
Abbiamo proposto una app educativa che introdurrà i bambini in età prescolare e scolare ad alcuni temi sull’arte utilizzando contenuti selezionati della Europeana Art and History Collection. Stiamo già lavorando sodo al progetto che vedrà la luce ai primi di luglio 2016. Abbiamo passato gli ultimi giorni con il naso immerso nel database, a sfogliare meravigliose immagini, a fare ricerche navigando per autore e fonte, ma anche per colore… Per ora non vi diciamo altro, se non che c’è una buona notizia per i nostri amici androidiani: questa volta la app sarà anche disponibile su Google Play!
Che sia questa l’innovazione culturale, di cui spesso si parla e poco si riesce a ingabbiare in una definizione precisa?